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Giglio martagone |
Il ramo
della Val di Peio che da Cogolo sale verso ovest, chiamato Val del Monte, è a
sua volta circondato da piccole ma stupende valli sospese. Con valle sospesa si
intende quella valle di origine glaciale dal fondo posto più in alto rispetto a
una vallata principale, effetto dato dal maggior volume e di conseguenza dalla
maggior forza erosiva del ghiacciaio principale rispetto a quelli laterali. L' itinerario proposto si snoda lungo due di queste piccole e selvagge
valli: la Val Pudria e la Val Comiciolo.
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Malga di Celentino |
Il percorso parte in località Fontanino
(1670 m), a pochi kilometri da Peio Terme. Qui si può assaggiare l’acqua ferruginosa,
che sgorga da due antiche fonti, il Fontanino di Peio e quello di Celentino. Si
imbocca il sentiero SAT n. 110 posto sulla destra orografica e si sale fino
alla Malga di Celentino, sulle sponde del lago artificiale del Pian Palù (1800
m). Quando l’invaso è colmo d’acqua, la sua superficie si tinge di un blu
intenso, dove i boschi circostanti si possono vanitosamente specchiare. Poco
oltre la Malga, si diparte a sinistra il segnavia SAT 144 che sale in Val
Pudria. Il sentiero sale rapido nel bosco fino a una graziosa piana, dove è
presente un antico alpeggio: due ruscelli circondano un piccolo dosso sul quale
rimangono i ruderi di una malga e dove sorge un piccolo baito (2147 m) della locale
sezione cacciatori, sempre liberamente aperto ad un pubblico educato e
rispettoso. Uno di questi ruscelli alimenta un piccolo laghetto.
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Il lago di Pian Palù |
Salendo
ancora, superati gli ultimi bassi larici il sentiero si divide: rimanendo sulle
morene a sinistra verso sud il 144 sale verso la bocchetta di Saviana, noi
invece percorreremo il nuovo sentiero 144A che prosegue dritto lungo le
praterie.
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Baito Val Pudria |
La salita
si conclude sulla sommità di una cresta che si affaccia sulla Val del Monte (2430 m). A
questo punto il sentiero percorre la costa che gira ed entra sul versante
laterale della Val Comiciolo, ne percorre le morene alla base fino ad un
piccolo baito di pietra, e scende tortuoso fino a collegarsi al sentiero per la
Val Montozzo, che va imboccato in discesa a destra. In breve tempo si raggiunge
nuovamente la Malga Celentino.