Alla scoperta delle Maddalene: da Malga Bordolona a Cima Trenta

Le forme "dolci" delle Maddalene
Il gruppo montuoso delle Maddalene forse non è celebre come altre catene del Trentino, ma non è nemmeno meno affascinante: le sue cime, pur non essendo particolarmente alte (Punta di Quaira, la più elevata, raggiunge i 2752 m.s.l.m.), offrono dei panorami veramente deliziosi, grazie alla loro posizione piuttosto isolata e all'armonioso rapporto uomo-ambiente, apprezzabile nel paesaggio caratterizzato da malghe e pascoli d'alta quota. La Maddalene vanno a delimitare la parte settentrionale della Val di Non con la Val d'Ultimo; a sud-ovest si estendono fino alle valli di Sole e di Rabbi. Hanno un portamento piuttosto "dolce", per questo le vette non sono difficili da raggiungere e i pendii non sono troppo ripidi.                                     


Malga Bordolona di Sotto
L'itinerario che vi descriverò qui è in realtà un percorso "classico", descritto su più siti e guide escursionistiche, con l'aggiunta però di alcune varianti che ho affrontato per rendere ancora più piacevole una bella domenica di inizio estate.


La partenza ideale a mio avviso si trova nel parcheggio dei pressi della Malga Bordolona di Sotto (1805 m), raggiungibile in una ventina di minuti d'auto da Bresimo, una decina di km dal capoluogo noneso Cles. 
Il punto di partenza


Si seguono le indicazioni per il Lago Trenta e si imbocca il sentierino che sale nei prati dietro la malga. Ci sarebbe per un tratto la possibilità di optare per la strada sterrata, meno ripida ma decisamente più lunga. Il sentiero fino alla Malga Bordolona di Sopra (2086 m) alterna brevi tratti più ripidi ad altri molto dolci o pianeggianti.


Il pascolo tra le due malghe


Lago Trenta ancora "ghiacciato"

Sarà così praticamente per quasi tutto il giro. Raggiunta la malga in circa 30-45 minuti, bisogna stare attenti ad imboccare il sentiero che parte dietro lo stallone e non quello che porta verso i Laghi Corvo (sent. 136). Si guadagna quota con irregolarità, ma dopo brevi tratti ripidi c'è sempre un lungo tratto pianeggiante dove poter riposare un po'. In circa un'ora e mezza, superato un ultimo strappetto in salita, si raggiunge il suggestivo Passo Alplahner (2424 m), che si affaccia sul delizioso Lago Trenta e sull'alta Val d'Ultimo. Qui si può imboccare il segnavia n. 12, il quale porta al passo che dà sull'alpeggio Hinter die Mahder, con dei tranquilli saliscendi. 
Da Cima Trenta
Per scendere al passo sopra a Hinter die Mahder (2502 m) ci sono dei passaggi un po' delicati dove è necessario aiutarsi con le mani, ma in 10 minuti si è giù. Avendo ancora tempo a disposizione, e attirato dall'invitante posizione in cui si trova, ho deciso di salire anche sul Monte Mattonara (2660 m). Per raggiungerlo, su questo versante non esistono sentieri segnati; io ho deciso di salire lungo la cresta, è un po' ripido ma non pericoloso, da evitarsi se non si è pratici a camminare fuori dai sentieri.


Io, vista la notevole presenza di neve e per il tempo a disposizione, ho scelto di imboccare il sentiero che conduce alla Cima Trenta (2634 m): si sale abbastanza in fretta e alcuni tratti sono piuttosto ripidi, ma il panorama che si gode da lassù è appagante!
Se Cima Trenta mi aveva soddisfatto, quest'altra cima ci è riuscita ancora meglio: il panorama è invidiabile e, nonostante le formazioni di nubi attorno ad alcuni massici, riesco ad individuare i monti a me più familiari: Cima Collecchio, il Vioz, il Palon de la Mare, il Cevedale, la Cima Sternai, il Gran Zebrù. Sono certo che con giornate più limpide lo scenario sarebbe ancora più mozzafiato e la visuale più vasta. Bellissime anche le vallate altoatesine. 








Sono ridisceso dal versante sud-est evitando i ghiaioni e gli affioramenti rocciosi e mi sono ricongiunto al sentiero 12 che conduce lungo morbide e fiorite praterie fino all'antica malga di Hinter die Mader (2323 m). Da qui ho attraversato a mezzacosta in direzione sud verso il Passo Val di Clapa, camminando su sentieri battuti dalle mucche tra i rododendri. Il cammino non è proprio comodo, perciò consiglio di seguire il sentiero sebbene scenda e poi risalga di quasi 200 metri di dislivello. Il Passo Val di Clapa (2295 m) si affaccia nuovamente sul Trentino verso Bresimo. Si imbocca in discesa il sentiero 112 e poco più in basso possiamo scegliere tra due alternative: scendere direttamente alla Malga Bordolona di Sotto oppure prendere il pianeggiante sentiero 133 fino a tornare a Malga Bordolona di Sopra, passando per la Valle del Vento. Io ho scelto questa soluzione, la quale ha allungato di una mezz'ora il percorso.
Passo Val di Clapa
Terminata la gita potete fermarvi alla Malga Bordolona di Sotto, agriturismo e spaccio di prodotti di produzione propria, per degustare una fantastica panna ricoperta di frutti di bosco e acquistare del genuino formaggio di malga.
Per una descrizione dell'itinerario "classico" vi segnalo questo LINK: trovate un estratto della mappa 4Land e il profilo altimetrico del percorso.
Baito Hinter die Mader















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