Istruzione primaria e montagna - 11. Un compromesso per mantenere la scuola aperta: la Scuola Autonoma di Montagna
In questo
capitolo avanzeremo l’ipotesi di una proposta alternativa di scuola da
applicare alle zone montane colpite da spopolamento. Abbiamo schematicamente
analizzato la realtà scolastica di Peio Paese presso la “Scuola Viva” ed è
stato affrontato il tema delle charter schools americane, come modello per
andare incontro alle esigenze delle famiglie delle comunità locali e per
promuovere nuove forme di istruzione autonome ed efficienti. E’ stato detto che
il modello “Scuola Viva”, per quanto possa essere un esempio evidente di come sia
possibile mantenere in vita una scuola in un villaggio di montagna, senza ombra
di dubbio si presenti come un caso difficilmente replicabile altrove, a meno di
riscontrare una analoga determinatezza, disponibilità e competenza da parte dei
genitori dei bambini.

Ricapitolando le caratteristiche della Scuola Autonoma di Montagna dovranno essere le seguenti:
- dove viene prevista la soppressione della scuola in una località di montagna i genitori possono unirsi in un’associazione e richiedere la possibilità di istituire una SAM;
- deve essere stipulato un contratto di durata pluriennale (ad es. 5-10 anni) tra associazione e istituzione scolastica per cui la seconda elargisce un contributo per alunno iscritto, mentre la prima si impegna a conseguire annualmente determinati risultati garantendo al contempo l’istruzione in strutture adeguate, secondo vari criteri. Il mancato raggiungimento dei risultati previsti dal contratto comporta la soppressione dell’incentivo monetario;
- il contributo per alunno iscritto deve essere stabilito tenendo conto della spesa media per alunno della scuola pubblica tradizionale[1];
- la SAM ha grande autonomia sia dal punto di vista didattico, sia da quello della gestione delle risorse;
- l’associazione deve affidare la pianificazione didattica a un responsabile che abbia frequentato un corso formativo sulla gestione di una pluriclasse, predisposto dall’ente pubblico;
- l’insegnamento può essere tenuto direttamente dai genitori, da volontari o da insegnanti, provvisti di una adeguata assicurazione;
- l’ente pubblico predispone dei fondi-premio per le SAM che conseguono particolari risultati didattici, che si distinguono per la capacità di gestione e che affidano l’insegnamento a giovani professionisti neolaureati in cerca di prima occupazione (ulteriore premio a chi stipula contratti pluriennali con lo stesso insegnante);
- ogni anno gli alunni delle SAM devono essere esaminati da una commissione esterna formata da insegnanti della scuola primaria;
- non devono esserci vincoli di accesso per gli alunni;
- il volontariato ha un grande ruolo, su qualsiasi livello: nell’offerta di un edificio come struttura scolastica, nell’insegnamento, nel procacciamento di risorse esterne, nella fornitura di servizi di trasporto, pulizia, ecc.;
- l’amministrazione locale può naturalmente mettere a disposizione della SAM delle strutture a prezzi vantaggiosi.

[1] L’istruzione primaria costa mediamente
tra i 6000 e i 7000 euro per studente ogni anno, dati 2009 dal rapporto OCSE Education At A Glance 2012, pp. 213-227.
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