Istruzione primaria e montagna - 7. Mantenere in vita la scuola di montagna
A
questo punto della nostra analisi è bene ricapitolare schematicamente il succo
della questione scuola di montagna,
per poter individuare delle possibili soluzioni e proposte:
- Nelle aree di montagna assistiamo a due tendenze demografiche interdipendenti: lo spopolamento dei comuni più piccoli e contemporaneamente il riversamento della popolazione nei comuni con centri urbani nel fondovalle;
- I costi economici, socio-culturali e fisico-geologici dello spopolamento montano sono enormi e le conseguenze costituiscono vere e proprie minacce non adeguatamente considerate;
- Svariate sono le cause che hanno dato via all’abbandono della montagna (prevalentemente economiche), ma il processo di spopolamento si è rafforzato con la chiusura dei principali servizi, come in un circolo vizioso;
- Dalla ricerca portata avanti in Liguria sulla relazione scuola-montagna è emerso che esiste una correlazione tra la chiusura delle scuole e l’accelerazione dello spopolamento;
- Le politiche intraprese sia a livello nazionale che locale vanno nella direzione della soppressione delle piccole scuole, in parte per la definizione negativa che spesso ne viene data, ma soprattutto per ridurre i costi della spesa pubblica;
- Le piccole scuole con pluriclassi hanno pregi e difetti: secondo molte analisi e esperienze non è stata riscontrata carenza didattica, rappresentando anzi, in taluni casi, un modello pedagogico molto efficace[1].
[1] Ibidem. In questa raccolta di saggi
viene sottolineata l’importanza delle pluriclassi non solo per il loro valore
pedagogico-didattico, ma anche e soprattutto dal punto di vista
socio-territoriale, rappresentando esse una realtà strategica per il presidio
del territorio e la “tenuta” culturale ed identitaria degli insediamenti di
montagna.
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