Istruzione primaria e montagna - 6. La pluriclasse
La
questione “pluriclasse” è senza dubbio l’aspetto cruciale su cui poggia la
possibilità di mantenere o meno in vita la scuola di montagna. Infatti il
numero esiguo di bambini di molte comunità rende d’obbligo l’accorpamento di
più classi, anche non contigue. I parametri di cui abbiamo parlato, cioè da un
minimo di 8 a un massimo di 18 alunni, hanno in molti casi obbligato le scuole
di montagna a formare un’unica classe per tutto l’arco di scuola primaria, dovendo
raggiungere la soglia dei 18 bambini. Ciò potrebbe comportare difficoltà di
ordine didattico ed organizzativo e penalizzare la qualità dell’insegnamento
condizionando l’apprendimento dei bambini. Dove è sorta la necessità di
istituire classi multiple, si tratta generalmente di scuole di ridottissime
dimensioni, spesso con meno di 50 frequentanti. Nella discussione politica, si
sta sempre più delineando l’idea che le scuole di piccole dimensioni e le
pluriclassi debbano essere abolite o fortemente limitate: chiari esempi sono il
Piano Programmatico del MIUR della legge 133/08 e le varie iniziative locali
che ne hanno disposto più o meno direttamente[1] la limitazione o l’abolizione, non
solo per la riduzione delle spese, ma anche per l’idea comune che gli alunni di
queste realtà abbiano minori possibilità di conseguire pari risultati formativi
rispetto agli studenti di scuole più grandi.
Non
verrà approfondito in questa tesi il discorso circa la qualità e l’efficacia
del modello pedagogico delle pluriclassi; ricordiamo comunque che numerosi
risultati, frutto di ricerche e di esperienze, hanno evidenziato come le pluriclassi,
in determinate condizioni, possano essere considerate un “laboratorio
didattico”, un ambiente che può favorire l’apprendimento cooperativo,
l’autonomia, la responsabilità, garantendo qualità e facilità d’apprendimento e
usufruendo di modalità didattiche e pedagogiche innovative[2].
[1] Ad esempio i criteri di calcolo
dell'organico dei docenti possono incidere sulla possibilità o meno di
istituire una pluriclasse.
[2] Il tema è ben affrontato e descritto in Quando il territorio fa scuola. Da
un'indagine sulle pluriclassi a un'idea di scuola a cura di Renza Cerri,
2010. Interessante è anche l’esperienza della Svizzera, Rapporto del sistema educativo svizzero, 2010. Una panoramica della
realtà pluriclasse è descritta nella ricerca IRRE sulle pluriclassi in
Piemonte, Cielo C. e Piccolo A., 2006.
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