LETTONIA - ESOC 2013 - La Middle Distance

LETTONIA - ESOC 2013 - La Middle Distance

PARTE 3

La middle distance individuale è solitamente la gara più tecnica e più impegnativa. Il tempo del vincitore è previsto attorno ai 45' di gara, la lunghezza è di 9,2 km in linea d'aria (quindi possiamo stimare un 40% di lunghezza effettiva in più), il dislivello sul percorso ideale è 290m, i punti di controllo sono 26.

Il percorso M21 della Middle distance

 Come tutte le gare a partenza individuale, è prevista una "zona quarantena", ovvero un'area nella quale gli atleti in partenza e quelli già arrivati non possono venire a contatto. Infatti la partenza si trova a 5 minuti di pullman dalla finish arena, in un'area delimitata e dove viene preso nota degli atleti che vi entrano: da questo momento fino al via non è possibile uscire dalla quarantine zone, non è possibile utilizzare dispositivi come telefoni o computer ed è vietato comunicare con chi si trova all'esterno. 
L'ordine di partenza non mi è particolarmente favorevole: nessun atleta che conosco parte prima di me e nessun atleta particolarmente forte parte dietro. Tra la partenza di un atleta e l'altro della stessa categoria c'è un intervallo di 2 minuti. La cartina viene consegnata 30 secondi prima del via, c'è giusto il tempo di essere inserita nel leggìo e di scegliere la pista in uscita dal "triangolo" della partenza. In Italia viene sempre consegnata un minuto prima del via, anche per venire incontro a chi ha leggii artigianali.




(foto Edgars Sparans)
In uscita dalla partenza la scelta migliore per raggiungere la prima lanterna sembra essere a sinistra, percorrendo per un tratto la strada innevata (la riga nera non indica una pista, ma una strada innevata aperta al traffico), per poi entrare nel bosco imboccando la terza pista di motoslitta a destra. I primi punti non sono particolarmente tecnici, ma in questo tipo di gara bisogna sempre andare a tutta senza perdere la concentrazione! Dall'ottavo punto, praticamente da quando la stanchezza incomincia a farsi sentire, il percorso si fa nettamente più tecnico: la rete di piste si infittisce e  le discese si fanno più pericolose. Dalla lanterna 16 alla 18, nella rete utilizzata nella sprint relay, scio molto cauto e rallento molto (con questa scala una rete così fitta è molto molto complicata!), e forse aiutato un po'dalla fortuna riesco a non sbagliare nulla.


Anche dalla 20 in poi il percorso è parecchio tecnico, e ad alcuni punti commetto alcuni errori di alcuni secondi. Taglio il traguardo con il tempo di 51'27''. Arrivati tutti i concorrenti sono 31°, a 8'48'' dal vincitore,  il norvegese Hans Jorgen Kvale. 
Credo di avere fatto una delle migliori gare di sempre, considerando la difficoltà tecnica. Sono riuscito a mantenere elevate velocità anche nelle reti più difficili, pur consapevole di essere ancora molto lento come velocità di lettura della carta rispetto a russi e scandinavi. Del resto le gare più tecniche italiane sono delle passeggiate da esordienti in confronto, salvando qualche valida eccezione.

Classifiche, split times e notizie su questa gara li trovate sul sito ufficiale degli europei (clicca qui).

Il podio: Kvale (NOR), Tunis (FIN), Lamov (RUS).

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