LETTONIA – CAMPIONATI EUROPEI DI SCI ORIENTAMENTO - Parte 1
LETTONIA – CAMPIONATI
EUROPEI DI SCI ORIENTAMENTO
PARTE 1
Mi piacerebbe
condividere con voi l’esperienza che mi trovo a vivere questa settimana: i
Campionati Europei di Sci Orientamento a Madona, Lettonia.
Prima di tutto devo
spiegare brevemente perché mi trovo qui e in cosa consiste lo sci orientamento
(o ski orienteering, di cui sicuramente parlerò in maniera più approfondita in
un altro post).
L’orienteering è uno
sport che consiste nell’affrontare un percorso, di corsa, in mountain bike o
con gli sci da fondo, passando per alcuni punti indicati su una mappa molto
dettagliata, nel minore tempo possibile. Presso i punti di controllo, detti
anche “lanterne”, posizionati nel bosco o su una strada o su una pista da
fondo, è presente una stazione elettronica (una scatoletta fissata a un
paletto) che lascia un segno sul “bricchetto”, ossia su un microchip che ogni
atleta porta con sé legato a un dito. Se all’arrivo risultano registrati tutti
i passaggi presso le lanterne indicate in carta, e se si trovano nell’ordine
previsto, per stilare la classifica si considera il tempo impiegato per
effettuare il percorso.
Pratico questo sport
dalla prima media, quando il professore di educazione fisica, Giancarlo
Dell’Eva, me lo ha fatto conoscere ed apprezzare. I primi anni ho partecipato
solo alle gare estive di corsa – orientamento, mentre l’inverno praticavo lo
sci di fondo con la squadra “Sci Fondo Val di Sole”. Più tardi ho iniziato a
prendere parte anche a qualche gara di sci-orientamento; dal 2004 partecipo
regolarmente a quasi tutte le competizioni di sci-o in Italia. Nello stesso anno sono entrato a far parte
della squadra nazionale della categoria Junior di questo sport. Faccio parte
dal 2009 della Nazionale Senior. Ho partecipato a diversi Campionati Mondiali Junior,
a Coppe del Mondo, a due Campionati Mondiali Senior e a tre edizioni dello
Ski-O Tour. I miei migliori piazzamenti in eventi internazionali sono la 12a
posizione alla Long Distance dei Mondiali Junior in Austria e la 20a
posizione alla Long Distance ai Mondiali Senior in Svezia. Ho avuto la
possibilità di “visitare” molti Paesi un po’ in tutto il mondo: Francia,
Svizzera, Austria, Norvegia, Svezia, Finlandia, Giappone, Bulgaria, Romania,
Ucraina, Russia e Kazakistan. Questa ultima tappa mi porta in Lettonia, uno dei
Paesi Baltici.
Come ho già introdotto,
mi trovo in questo paese per prendere parte ai Campionati Europei di sci-o. La
preparazione sugli sci per questo evento è stata molto intensa, lo stesso non
si può dire per quella con la cartina. Infatti bisognerebbe avere la
possibilità di potersi allenare su una fitta rete di piste battute con la
motoslitta: infatti sulla cartina vengono indicate le forme del terreno (curve
di livello), la vegetazione (bosco, terreno aperto, ecc), edifici, strade, ma
soprattutto le piste. In genere viene per l’appunto battuto un reticolo di
piste con la motoslitta, poi indicato in carta, e vengono utilizzate anche le
piste di sci già presenti nell’area. C’è la possibilità di sciare fuori pista
nel caso che le condizioni della neve lo consentissero. In Italia purtroppo la
possibilità di esercitarsi a sciare in queste reti di piste si limita alle
(poche) competizioni nazionali: solitamente 5 o 6 gare, organizzare perlopiù
presso centri di sci di fondo, mediamente molto più facili rispetto al livello
internazionale.
Cambio alla staffetta sprint tra me e Elena in Svezia |
Per questo motivo
fatico a penetrare il muro delle prime venti posizioni, occupate praticamente
solo da russi e scandinavi (con qualche rara eccezione), i quali possono
allenarsi molto di più su cartine tecniche. Con gli sci ho dimostrato più volte
di poter competere con gli atleti più forti, ma il mio punto debole rimane la
cartina. Il livello tecnico delle gare internazionali si sta alzando sempre di
più, in contemporanea in Italia diventa sempre più difficile organizzare gare,
i partecipanti diminuiscono e il livello delle competizioni nazionali si
abbassa sempre più (tranne per alcune eccezioni, per fortuna). Diventa quasi
impossibile prepararsi a dovere, le trasferte diventano economicamente
difficili da affrontare, gli ostacoli sono sempre più numerosi. Per il momento
non mi sono arreso e la mia passione mi ha aiutato a continuare anche quando
forse la ragione mi avrebbe spinto a darci un taglio.
Mio fratello Samuele in azione allo Ski-O Tour al Centro Fondo Madonna di Campiglio (foto Gabriele Simi) |
Il giorno 11 febbraio
2013, la rappresentativa composta da
·
Elena Iagher (categoria Women 21)
·
Giordano Slanzi (M20)
·
Samuele Canella (mio fratello, M20)
·
Mattia Comina (M20)
·
Alice Ventura (W20)
·
Lia Patscheider (W20)
·
Stefania Corradini (W17)
alle ore 03.30 parte da
Trento alla volta di Bergamo, Aeroporto Orio Al Serio.
Il viaggio e la prima
gara nel prossimo post!
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